ENAC E ISPETTORATO DEL LAVORO CHE FANNO?
Lo sciopero nazionale dello scorso venerdì indetto da vari sindacati per segnalare quanto di grave e rischioso sta accadendo nel mondo del trasporto aereo è stato occasione, a Catania, per rilanciare temi che ormai rsono diventati stantii, anche a causa del mancato intervento delle autorità preposte: ENAC, INPS e Ispettorato del Lavoro in primis.
Che si sia ormai usciti dal novero delle rivendicazioni sindacali e di come il tema della gestione dell'aeroporto di Catania sia ormai di interesse più che generale, lo conferma un post pubblicato da Andrea Guardo, noto architetto catanese, proprio lo stesso venerdì:
Quindi non solo i passeggeri si lamentano dei servizi, ma persino i comandanti confermano che la responsabilità dei disagi dipende da una organizzazione che non appare adeguata.
Quella dell'emergenza pandemica sembra essere ormai una scusa per limitare l'impiego di personale che non regge più, anche perché lo scalo etneo ha già raggiunto una operatività che non giustifica più il ricorso ad una cassa integrazione che sta depontenziando in maniera pericolosa i servizi essenziali.
Proprio venerdì è accaduto, lo abbiamo appreso mentre seguivamo il sit in dei lavoratori, a ben quattro addetti check in con contratto a 8 ore ma "mansionati' per 4 ore", alla luce del numero elevato di voli, peraltro ampiamente previsto da tempo, è stato chiesto dai manager di restare per ulteriori ore (pratica definita dai lavoratori "caporalato e cottimo al tempo stesso"). A quanto pare solo uno dei due dipendenti avrebbe accettato l'aggravio di servizio, mentre per gli altri il capoturno avrebbe minacciato di informare i superiori per la "mancata indisponibilità".
La verità è che lo scalo etneo ha già raggiunto livelli di traffico ragguardevoli, anche per il semplice fatto che a Catania o si arriva in aereo o non si arriva proprio: circostanza che consentirebbe di farlo gestire efficacemente anche da un algoritmo con più efficienza e meno sprechi, senza bisogno di "amministratori" politicizzati che costano centinaia di migliaia di euro e combinano quello che abbiamo troppe volte segnalato...
L'aumento di traffico dicevamo:
Come si vede, sono già previsti oltre 200 voli al giorno e nonostante questo il personale della SAC e delle società di handling continuano ad essere mantenuti in cassa integrazione persino a zero ore.
Una situazione incomprensibile, resa ancora più grave dalla reiterata denuncia della CUB Trasporti con il Segretario Generale dr. Salvatore Ventimiglia che continua a chiedere, senza alcuna risposta, di conoscere i criteri in base ai quali vengono gestiti i turni di lavoro, rivelandosi meccanismi che danneggiano molti lavoratori favorendone altri.
Stupisce e preoccupa non poco l'assoluta inerzia delle autorità di controllo, anche perché si tratta di un settore particolarmente delicato ed esposto a problemi di sicurezza: è proprio necessario attendere che accada qualcosa i grave?
Cosa fanno ENAC ed Ispettorato del Lavoro?
Nel frattempo le uniche cose che hanno mantenuto gli "standard" sono le mega consulenze ed il noleggio di super auto per dirigenti (queste solo due, a breve l'intero parco):