Furto alla casa del volontariato del csve e alla sede della Misericordia di Librino: rubati materiale informatico, audio e video, attrezzature sanitarie e il denaro ricavato da una recente raccolta fondi.
Sono numerose le associazioni di volontariato che quotidianamente si spendono per il territorio catanese con amore e senso di civilità.
Questa mattina sarebbe stata una come tante altre per i ragazzi e le ragazze della casa del volontariato del Csve e della Misericordia di Librino, che si spendono quotidianamente al servizio della propria comunità.
Ma questa mattina, mettendo piede nella loro sede in Via Castagnola, scoprono di aver subito un furto: materiale informatico, audio e video, attrezzature sanitarie, il denaro ricavato da una raccolta fondi portata avanti di recente e altro materiale utilizzato dalle associazioni nella realizzazione delle tante attività di volontariato, servizi ed eventi svolti nel quartiere, non c’erano più.
Si suppone che il furto sia avvenuto tra sabato e domenica scorsi. I ladri (ancora ignoti) sono entrati negli uffici forzando una piccola grata sul tetto.
“Non è solamente un danno economico che subisce la nostra comunità - racconta a SudPress Maria Letizia Altavilla, coordinatore territoriale presso il centro servizio per il volontariato etneo - ma anche e soprattutto un danno morale: un danno a tutte le famiglie, i giovani, i disabili e gli anziani che da anni sono i protagonisti delle nostre attività.”
Infatti la sede è da anni un punto di riferimento per tantissime famiglie del territorio, offrendo servizi di formazione, consulenza, assistenza alla progettazione e svolgendo attività di ricerca, documentazione, promozione, informazione e animazione.
Quello sopracitato non è l’unico atto di vandalismo compiuto nelle zone di Librino di recente.
Infatti, un altro rilevante centro di aggregazione di ragazzini e bambini del territorio è stato vittima di una serie di attacchi da parte di criminali ancora ignoti: la sede dei Briganti di Librino ha subito, il 25 aprile, un grave furto e qualche settimana dopo il pullman della nota squadra di Rugby Catanese è stato incendiato.
“Siamo chiaramente amareggiati ma non ci lasceremo abbattere da questo episodio, non ci fermeremo, continueremo il nostro lavoro di animazione del quartiere con la stessa forza di sempre.” Conclude Maria Letizia.
Librino si riconferma periodicamente come un quartiere periferico difficile e compromesso da criminalità e grave disagio economico, seppure sempre pieno di grande fermento civico e creatività portato avanti grazie al lavoro di tutte le associazioni di volontariato presenti nel territorio
A Librino i problemi sono tanti e le conseguenze vengono piante quotidianamente dagli abitanti del luogo: dalle problematiche legate alla sicurezza alle condizioni di vita di decine di famiglie che vivono in una situazione di evidente disagio sociale.
Il lavoro delle associazioni di volontariato è fonte di crescita per il quartiere e, di conseguenza, per la città di Catania. Un danno arrecato a chi contribuisce, nel suo piccolo, al miglioramento della vita del cittadino è un grosso danno (economico, fisico e morale) a tutta la comunità, specialmente a quella periferica a cui, troppo spesso, le amministrazioni locali centrali, non pongono la giusta attenzione.
A seguito dell'incendio al pullman dei Briganti, Maria Carmela Librizzi, Prefetto del comune di Catania, aveva convocato una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per un focus sull'ordine e la sicurezza pubblica a Librino.
All’incontro ha preso parte - tra gli altri - il Presidente dell’Associazione “Rugby Briganti” ASD Onlus di Librino.
L’amministrazione comunale ha assicurato ogni iniziativa volta a eliminare quelle situazioni di degrado che determinano ulteriori margini di rischio nel quartiere. Si è poi proceduto alla pianificazione delle attività di controllo privilegiando le aree esposte al rischio sovraffollamento, per flussi di mobilità e presenza di locali aperti al pubblico.
Le attività di vigilanza è stato assicurato che sarebbero state svolte in modalità interforze con la partecipazione dalla Polizia Municipale e, altresì, con il contributo dei militari dell’operazione “Strade Sicure”.
Sicuramente ottime le intenzioni, ma gli atti di vandalismo hanno proseguito indisturbati e, per lo più, in zone poco isolate: la sede della Misericordia di Librino si trova in una zona molto popolata. Accanto alla struttura, infatti, si trova la Chiesa parrocchiale della Resurrezione del Signore, mentre a pochi metri vi è situata la mensa Caritas Beato Dusmet.
Insomma, com'è possibile passare inosservati in una zona così trafficata se sottoposta a vigilanza?