Covid e Giudei non sono relazionabili, ma c’è chi ne è venuto a capo con queste “infondate” teorie.
L'ADL, il 22 Aprile 2020, pubblica un articolo intitolato "Coronavirus: Antisemitism". Qui viene spiegato come, man mano che il virus si diffonde, le teorie cospiratrici che lo riguardano proliferino online, facendo in modo che questi messaggi antisemiti, xenofobi e pieni d'odio diffondano disinformazione e accuse, rendendo più difficile l'accesso ad informazioni accurate ed incrementando paura e ansia. Mentre alcuni messaggi sono nuovi, altri sono dei riconfezionati usati appositamente per questa occasione.
"Il Coronavirus è uno strumento per permettere l'espansione dell'influenza globale dei Giudei".
Perché l’antisemitismo non è sparito, non in Europa e neppure negli Stati Uniti?
Come prevenire l'Antisemitismo?
Esistono degli strumenti per far fronte al nuovo problema, ma bisogna attrezzarsi. L'educazione gioca un ruolo importante nell'affrontare e superare il pregiudizio e le numerose discriminazioni sociali. Però l'educazione non è soltanto sfidare le condizioni quali sono intolleranza e ignoranza, che si manifestano pienamente nell'Antisemitismo; essa si basa anche sul costruire un senso di cosmopolitismo e solidarietà, rispetto e felicità per la diversità e la capacità di vivere in pace insieme come cittadini attivi e democratici. L'educazione attrezza gli studenti con la conoscenza per riconoscere l'antisemitismo e messaggi pregiudizievoli, e aumenta
la consapevolezza sulle forme e sull'impatto dell'antisemitismo affrontato dai Giudei e dalle comunità Giudee.