Eletti i vertici dell’Assemblea del PD: la catanese Concetta Raia vicepresidente

Presidente è l’ex assessore Giuseppe Bruno, la deputata empedoclina Marika Cirone Di Marco vicepresidente. Il segretario Fausto Raciti: “Adesso possiamo solo andare avanti, non certo tornare al passato.”
C’era attesa per gli esiti dell’Assemblea del Partito Democratico siciliana convocata per rinnovare i suoi vertici dopo le dimissioni di Marco Zambuto dalla presidenza.
Assemblea che si è svolta all’indomani dell’enorme scandalo provocato dalle false intercettazioni che hanno portato il governatore Crocetta sull’orlo delle dimissioni e quindi con un Partito Democratico chiamato a definire una linea per il proseguimento della legislatura.
Al di là delle aspettative di alcuni, i lavori si sono svolti in maniera ordinata ed i dirigenti sono riusciti a trovare la quadra esprimendo una fiducia “condizionata” al governo Crocetta che è chiamato a dare risposte concrete all’ondata di populismo che assedia un parlamento regionale in cui la paura di uno scioglimento anticipato resta la maggiore preoccupazione della quasi totalità dei deputati.
Trasformare questa paura in riforme efficaci e nello sblocco dell’attività amministrativa è l’unica sfida che il governo Crocetta dovrà adesso dimostrare di saper affrontare.
I lavori dell’Assemblea hanno anche rappresentato l’occasione per stoppare fughe in avanti su candidature evidentemente ancora troppo premature, con la chiara indicazione del segretario regionale Fausto Raciti che avverte come il Partito Democratico difficilmente potrà considerare personalità che in qualche modo rappresentino un passato da superare.
L’assemblea ha eletto per acclamazione alla presidenza l’avvocato palermitano Giuseppe Bruno, classe 1971, già assessore regionale al Lavoro e di sicura fede renziana.
Alla vice presidenza due donne, entrambe deputate regionali, la catanese Concetta Raia e l’agrigentina (di Porto Empedocle) Marika Cirone Di Marco.
Da R. Wagner: Il Crepuscolo degli Dei
Ormai , Lei è un mito…. Ha trovato uno stile che è davvero superbo….. Complimenti…
Caro Mario64, grazie per il suo apprezzamento. Io sono uno come lei e come i moltissimi che, grazie ad un giornalismo non imbavagliato e non legato a gruppi di potere, sono venuti a conoscenza di realtà prima inimmaginabili. Mi sento particolarmente ferito dalle storture di una università alla quale ho dedicato, sicuramente con manchevolezze, tutta la mia vita lavorativa. Penso che tra un mese mia figlia sarà a Milano, per frequentare una università privata ma che funziona; e discuto spesso con gli amici d’infanzia del mio paesello ( Misterbianco ) delle vicissitudini dei nostri giovani, costretti ad abbandonare una “terra bellissima…….”, come disse Borsellino, per trovare lavoro e fortuna altrove: chi in Germania, chi addirittura in Giappone o in Cina. Tra i mie amici c’è un fabbro ferraio che si è spaccato le spalle per mantenere il figlio a Pisa, dove ha studiato ingegneria; giovane che dopo aver lavorato come progettista alla FIAT di Torino è stato voluto non so bene se dalla Volkswagen o addirittura dall’AUDI. Uno dei tanti ragazzi brillanti che non torneranno più. E questo per l’ingordigia di politicanti da quattro soldi, incapaci della benché minima iniziativa. Non si parla più , per esempio, di Crocetta; a questo punto viene il legittimo sospetto che la telefonata ci sia stata veramente, e che la querela da dieci milioni sarà ritirata in cambio del silenzio stampa. Scrivere su queste pagine, in un certo senso è voler rispondere a Leonardo Sciascia: forse la Sicilia non è irredimibile, forse un giorno riusciremo a cacciare tutti i parassiti che ci hanno governato ed a ripartire. Chissà.