Comune: dimissioni opache del capo della trasparenza Antonella Liotta

Dopo voci e supposizioni Antonina Liotta ufficializza le dimissioni da Direttore Generale del Comune di Catania
Lo fa senza dare spiegazioni credibili, forse per dissidi insanabili con dirigenti di fiducia del Sindaco. Dice infatti di averlo fatto per “gli eccessivi impegni dovuti al doppio incarico” che, a suo dire “avevano reso il carico di lavoro troppo gravoso a livello fisico e di tempo”.
Inoltre, tra le motivazioni non ufficiali ma che si sentono negli ambienti del Comune, ci sarebbe anche il caos dell’inconferibilità dei dirigenti delle partecipate del Comune, Amt, Asec e Multiservizi in testa. Così, i rumors dicono che avrebbe deciso di gettare la spugna e mantenere il ruolo di segretario generale e responsabile della trasparenza.
Di fatto il Comune di Catania si trova adesso decapitato del vertice burocratico da un giorno all’altro. Rimane tutto da chiarire il perché l’anticipazione sia stata data ieri solo al quotidiano “La Sicilia” che ha riportato la notizia: solo stasera, finalmente la conferma di una vicenda dai contorni opachi.
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Forse la dott. Liotta si è finalmente ricordata delle denunce fatte da suo fratello Santo Liotta, contro la mafia politica e materiale che imperversare e continua ancora oggi ad imperare nel “porto delle nebbie” così definito il nostro porto cittadino in Commissione Nazionale Antimafia. Pare avere così capito la perdita di denaro e di occupazione subìta da noi tutti per colpa di un sindaco che oltre venti anni addietro, volle che un suo fidato operatore gestisse il nostro porto ed insieme a relativi colleghi-concorrenti si arricchisse con il trasporto su gomma e con le cataste di “container” metallici vuoti ed in sosta impropria sulle banchine a simulare successi e necessità mercantili inesistenti . La Liotta avrà sicuramente rilevato il grosso danno economico ed occupazionale causato da simile scelta di Bianco che ha preferito Catania ed non Augusta vocata al trasporto mercantile a norma di Legge con le sue strutture e per logistica al centro della costa orientale di Sicilia . Ha sicuramente convinto la Liotta, anche il fatto che la “darsena” portuale abusiva e devastante costata ben 100 milioni ed oggi sotto processo, sia stata inaugurata da un sorridente Sindaco, da un soddisfatto Commissario-ex Presidente portuale accompagnati entrambi da un imbarazzato Ministro dei Trasporti.