Una città in mano a deficienti: a Catania non riescono neanche a smaltire le acque nere degli autospurgo

La lettera inviata al sindaco di Catania, al Prefetto ed al Presidente della Regione dal Vice Presidente di Assotir Giuseppe Bulla rilancia una vicenda assurda che si trascina da oltre un anno. Ed è incredibile quello che accade in questa città con la faccia tosta con cui continuano ad uscire di casa tutti coloro che percepiscono lauti stipendi ed indennità senza riuscire ad assolvere ai loro più elementari doveri. Davvero imbarazzante l’insulsaggine di questi amministratori. Oggi gli operatori aderenti alla Confcommercio, guidati dal portavoce Giovanni Rinzivillo -che in queste settimane, come scritto anche da Sudpress, ha animato la vibrante protesta- sono in sit-in in viale Africa a partire dalle 9. Raccontiamo anche quest’altra, di cui Sudpress si è occupato oltre un anno fa senza che abbiano fatto nulla se non scaricare i soliti barili da perfetti deficienti. E nel frattempo la situazione è peggiorata, con le aziende che si occupano di spurgo pozzi neri che non possono più effettuare il loro essenziale servizio. In pratica, inutile cercare sinonimi o leziosi eufemismi, Catania, grazie agli incapaci che la stanno governando a tutti i livelli, è letteralmente finita nella merda!
Annoia ripetere sempre le stesse cose, e se si tratta di poco entusiasmanti “acque nere”, infastidisce ancora di più.
Sintetizziamo: avete presente quelle autobotti con le scritte “SPURGO” che tirano su con le loro grosse pompe materiale maleodorante dalle fosse imhoff dei vari condomini? Bene, a Catania pare non ci sia dove scaricarlo, questo orripilante materiale, anche se noi un’idea ce l’avremmo.
Chi non ha ben seguito la storia, legga quanto scritto da Michela Petrina il 4 gennaio dello scorso anno, e sono passati 432 giorni!
Già allora si era posta drammaticamente l’incapacità della SIDRA, società sotto il controllo dell’amministrazione Bianco, di assecondare la richiesta di smaltimento di acque nere con l’incredibile motivazione di non riuscire a garantire la corretta manutenzione degli appositi impianti. Roba da andar di matto.
A distanza di oltre 400 giorni, gli operatori del settore sono costretti, e parliamo dello scorso dicembre, a fare sit in davanti Palazzo degli Elefanti, lettere aperte a prefetto e Regione, proteste di ogni tipo: NIENTE!
Mentre la protesta prosegue, interviene il vice presidente di Assotir, l’associazione che riunisce gli operatori: “Per quanto riguarda il depuratore di Catania, già dal 2011 è stato collaudato al suo interno l’impianto di pretrattamento dei reflui dei bottini, per cui, se adesso ci sono problemi, probabilmente si è trascurata la manutenzione di tale impianto.”
E prosegue Bulla con la denuncia già lanciata da Sudpress l’anno scorso: “Il depuratore di Catania non possiede anche ben due digestori anaerobici inutilizzati da tempo immemorabile che, riattivati, potrebbero trattare i rifiuti degli autospurghi, producendo biogas e, quindi, energia elettrica, che gode di un ottimo incentivo ( 0,246 €/kwh ) trattandosi di energia rinnovabile? Ciò permetterebbe di offrire il servizio di smaltimento agli autospurghisti e al contempo, ne ricaverebbe anche un vantaggio la Sidra, grazie all’energia elettrica prodotta.”
E già, roba da andar di matto!
Il vice presidente Bulla ricorda il dettato “dell’art.110 del dlgs 152/2006 ( c.d. Testo Unico Ambientale ) … che al comma 3, riferendosi ai rifiuti dei bottini ( fanghi delle fosse imhoff e residui della pulizia delle fognature ) dà la possibilità al gestore del Servizio idrico integrato di autorizzare l’accettazione di tali rifiuti in “ impianti con caratteristiche e capacità depurative adeguate.”
E allora, ai sensi dell’art.50 del D.lvo 267/2000, si chiede Bulla: “Qual’è l’Autorità competente ad adottare le ordinanze contingibili ed urgenti in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a livello locale?”
Ed lo stesso vice presidente Assotir a rispondere: “Il sindaco!”
Ah ecco, vabbè.
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Avete ragione,il Sindaco e la Giunta sono meglio di me
e Carlo Campanini quando facevamo la parodia dei
fratelli De Rege: vieni avanti cretino….!
Perchè non intervistare sulla questione il direttore dell’ARPA territoriale? Confidiamo in una vostra indagine giornalistica
Ma come? Questi non sono quelli capaci ed esperti?…
caro Direttore,
Il titolo del suo articolo lo trovo inopportuno!
una città in mano a deficenti!
Capisco la critica ma l’insulto no!
Una mancanza di stile che da una persona equilibrata come a Lei non mi aspettavo.
Gli insulti li lasci ad altri!
Mi spiace averla turbata, ma io non ho mai insultato nessuno in vita mia.
Treccani: 1. agg. Che viene meno; mancante; insufficiente al bisogno.
Caro lettore, io questo aggettivo lo trovo persino fin troppo gentile.
Prima della Treccani sarebbe stato sufficiente dare un’occhiata a un dizionario di latini. Il direttore ha ragione, accusare qualcuno di carenze mica é un insulto. E poi basta buonismo
Caro Editore, se da un lato i renziano ci hanno dato sotto a depenalizzare parecchi reati, la Cassazione li ripesca da un altro…
E’ davvero imbarazzante in questa città il constatare che certe gentilezze (Le Sue) non si sappiano apprezzare.
Beninteso che, il più delle volte, si è bravissimi nell’esercizio gratuito della correzione letteraria, segno di sempre ghiotto desiderio di esprimere le proprie opinioni in contrapposizione con quelle degli altri e non in produttivo concorso di idee, azioni ed esempio di vita.
Se alla sua domanda: “di che colore è questo foglio di carta bianca?”, io Le rispondessi: “E’ bianco”, in questa terra vulcanica troverebbe subito chi mi correggerebbe: “no collega, la carta non è bianca ma del colore delle nuvole in cielo!”
Non ci resterebbe che ribadire: ” ma le nuvole del cielo non sono bianche?”.
Insomma, probabilmente Lei, io, e tanti altri, forse non brilliamo nell’utilizzo dei sillogismi aristotelici.
Abbiamo altrettanto frequentato una scuola sbaglata..
Ecco un altro esempio di ottima conduzione del linguaggio…
Al gentile commentatore chiederei allora in modo più diretto come definirebbe gli operatori in questione, se i fatti illustrati fossero veritieri.
E, sempre se i fatti fossero stati riportati in modo appropriato, in quale stile egli suggerirebbe di descriverli?
Suggerirei il dolce stil novo.
Gente piu turbata da un vocabolo che dallo stato pietoso di questa città…andiamo avanti così